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Alessandra Romano nasce a San Giorgio a Cremano il 1Β° marzo 1995. La scrittura Γ¨ da sempre la sua piΓΉ grande passione, ma a 17 anni la sua vita cambia radicalmente: le viene diagnosticata una rara malattia genetica, la fibromatosi, che le porta via lβuso della parola.
Da quel momento, la scrittura diventa lβunico strumento attraverso cui Alessandra puΓ² comunicare con il mondo e dare voce alle proprie emozioni.
Ha giΓ pubblicato quattro libri, con un quinto in arrivo, ed Γ¨ anche giornalista: un chiaro segno di quanto il suo amore per la scrittura sia profondo e senza confini.
Grazie per essere con noi oggi. Γ un onore parlare con te, anche se la tua voce non Γ¨ quella che si sente, ma quella che si legge. Hai scritto quattro libri e il quinto Γ¨ in arrivo. Sei un esempio straordinario di forza, talento e resilienza. Quando hai scoperto che la scrittura poteva diventare il tuo modo di comunicare piΓΉ profondo?
Ho sempre amato scrivere. Diventare scrittrice era tra i miei sogni. PerΓ² Γ¨ stato il mio ultimo intervento β quello in cui ho completamente perso lβudito β a darmi la spinta decisiva. Da quel momento la scrittura non era piΓΉ solo un sogno, ma una necessitΓ .
Cosa rappresenta per te la scrittura oggi, rispetto a prima della malattia?
Oggi Γ¨ il mio modo per comunicare pensieri ed emozioni. Prima era una semplice passione, adesso Γ¨ la mia voce.
Hai mai percepito la scrittura come una forma di liberazione o di riscatto?
Assolutamente sì. Per me scrivere è liberazione, è riscatto personale.
Come riesci a trasferire emozioni così vive nelle parole scritte, anche senza poterle pronunciare?
Scrivo ciΓ² che sento, senza timore. Γ lβunico modo per essere autentica.In che modo la malattia ha cambiato il tuo modo di relazionarti con il mondo?
In un certo senso, mi adagio sul silenzio. I rumori sembrano aggredire, il silenzio invece protegge. Ma la veritΓ Γ¨ che nel silenzio, spesso, ti perdi il momento. Γ difficile comunicare con gli altri, soprattutto in contesti dove Γ¨ richiesta lβoralitΓ . Non Γ¨ un obbligo, ma sarebbe piΓΉ semplice
C’Γ¨ stato un momento in cui hai pensato di smettere di scrivere? Come lβhai superato?
Sì, quando non sono in forma fisicamente. In quei momenti mi concedo del tempo per riflettere, ma poi torno sempre lì. Alla scrittura. Perché per me è casa.
Come reagiscono le persone quando leggono i tuoi libri e scoprono la tua storia personale?
Spesso chi legge i miei libri giΓ conosce la mia storia, quindi non so bene come reagiscano i lettori βnuoviβ. Ma chi la scopre dopo, mi considera un punto di forza.
Qual Γ¨ il messaggio piΓΉ importante che cerchi di trasmettere con i tuoi libri?
Cerco sempre di dare ai lettori quello che desiderano. A me non Γ¨ capitato, e allora provo a far realizzare i sogni degli altri.
Cosa diresti a un giovane che si sente limitato da una difficoltΓ o da una condizione particolare?
Che nella vita cβΓ¨ sempre un piano B. Io, per esempio, volevo fare lβinsegnante. Non Γ¨ andata cosΓ¬, ma ho trovato unβaltra strada. Bisogna solo cercarla.
Qual Γ¨ il messaggio piΓΉ importante che cerchi di trasmettere con i tuoi libri?
Cerco sempre di dare ai lettori quello che desiderano. A me non Γ¨ capitato, e allora provo a far realizzare i sogni degli altri.
Cosa diresti a un giovane che si sente limitato da una difficoltΓ o da una condizione particolare?
Che nella vita cβΓ¨ sempre un piano B. Io, per esempio, volevo fare lβinsegnante. Non Γ¨ andata cosΓ¬, ma ho trovato unβaltra strada. Bisogna solo cercarla.
Come immagini il tuo futuro come scrittrice? Hai sogni che ancora aspettano di essere realizzati?
Sì, aspetto ancora di essere conosciuta. Non è facile, purtroppo. Ma continuo a sperare.
Se potessi dare un titolo alla tua vita fino a questo momento, quale sarebbe?
Uno scrittore impiega sempre tempo per trovare il titolo giusto. Purtroppo, non saprei davvero.


Ti auguro di non perdere mai la speranza di realizzare i tuoi sogni perchΓ© la tua intelligenza e il tuo coraggio merita sempre di piΓΉ